Primo post del 2012 (è ovvio che non sono un blogger molto prolifico, ma la ‘mission’ del blog è quella del quaderno degli appunti ad uso più che altro personale). L’argomento del post è la configurazione di due server, un master ed uno slave, sul quale un database viene
replicato al fine di:
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realizzare un sistema ridondante che garantisca l’immediata disponibilità dei dati in caso di problemi tecnici sul server che ospita il master. In questo modo è possibile commutare sul server che ospita lo slave interrompendo il processo produttivo per un tempo minimo.
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ottenere un efficace sistema per il bilanciamento del carico del sistema, che consenta di eseguire le operazioni di scrittura sul master e quelle di lettura sullo slave.
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consentire backup frequenti dei dati senza inficiare le prestazioni del master.
Configurazione del master
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Nel file di configurazione di MySql (my.ini o my.cnf a seconda che il database sia ospitato su server Windows o Linux), individuare il gruppo di parametri sotto la chiave [mysqld], ed aggiungere le seguenti chiavi:
server-id=1
log-bin=mysql-bin
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Riavviare il server, riavviando il relativo servizio mysqld;
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Creare un nuovo utente con privilegi di replica, seguendo I seguenti passi:
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Accedere ad una shell di comando mysql con il comando
mysql –u <username> –p<password>
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mysql> GRANT REPLICATION SLAVE ON *.* TO ‘user’@’%’ IDENTIFIED BY ‘password’;oppure mysql> GRANT REPLICATION SLAVE ON *.* TO ‘user’@’IP dello slave’ IDENTIFIED BY ‘password’;Per precisione l’utente ‘user’ dovrebbe essere creato con il comando:
mysql> CREATE USER ‘user’@’%’ IDENTIFIED BY ‘password’o
mysql> CREATE USER ‘user’@’IP dello slave’ IDENTIFIED BY ‘password’
ma l’esecuzione del solo comando GRANT ha come effetto la creazione dell’utente nel caso quest’ultimo non esista.
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Bloccare le scritture sul server per consentirne la ‘clonazione’ sullo slave, eseguendo sulla shell di mysql il comando:
FLUSH TABLES WITH READ LOCK;
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Copiare il database dal master allo slave copiando fisicamente I files di mysql o mediante il comando mysqldump
mysqldump –u ‘user’ –p’password’ db_instance>db_instance.sql;
mysql –u ‘user’ –p’password’ db_instance< db_instance.sql;
o, in alternativa, è possibile creare un'istanza vuota del database dal prompt di mySQL
mysql>CREATE DATABASE db_instance;
e, successivamente, eseguire il dump via rete:
mysqldump –u ‘user’ –p’password’ db_instance | mysql –u ‘user’ –p’password’ -h'hostname' db_instance
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Sulla shell di mysql eseguire il comando
SHOW MASTER STATUS;
che ritornerà lo stato del file di log del master, ed il punto nel file in cui il master si trova prima del blocco eseguito al punto 3. Prendiamo nota di queste informazioni che serviranno nel seguito;
Configurazione dello slave
- Nel file di configurazione di mysql aggiungere alla sezione [mysqld] la chiave
server-id=2
o qualunque valore intero diverso da quello utilizzato per la configurazione del master; - Riavviare il servizio mysqld;
- Da una shell di comando di mysql lanciata sullo slave, lanciare il comando:
CHANGE MASTER TO
MASTER_HOST=’X.X.X.X’,
MASTER_USER=’user’,
MASTER_PASSWORD=’password’,
MASTER_PORT=3306,
MASTER_LOG_FILE=’mysql-bin.000001’,
MASTER_LOG_POS=98,
MASTER_CONNECT_RETRY=10;
modificando il valore dei parametri in modo concorde alla configurazione del master. - Sempre dalla shell di mysql eseguire il comando
START SLAVE; Sbloccare la scrittura sul master con il comando (ovviamente da un prompt di mySQL collegato al master)
UNLOCK TABLES;
Se tutto è andato a buon fine, nel file di log di mysql dello slave dovrebbe esserci qualcosa di simile:
091104 8:42:02 [Note] Slave I/O thread: connected to master ‘root@X.X.X.X:3306?, replication started in log ‘mysql-bin.000001? at position 98Enjoy.